Oggi, per integrare il post di Beatrice sui personaggi dell'erasmus, mi sento in dovere di raccontare di due soggetti particolari che abbiamo scoperto negli ultimi giorni...
Prima di tutti c'è Zafar, l'Uzbeco Gigante. Non è particolarmente strano. Non fa cose strane. Non ha abitudini strane, anzi, è molto gentile, affabile, tranquillo... E allora perché ne parliamo?
Perché questo tizio, venuto direttamente dalle steppe, rasenta i due metri di statura. E la sua altezza salta ancora più all'occhio grazie alla valigetta che si porta dietro.
Microscopica.
Avete presente un foglio A5? Non ci starebbe dentro.
È una figura troppo divertente...
E poi c'è il Cinese Invisibile. Vederlo girare per la facoltà tutto contento è un piacere, ma non rivolgetegli la parola. Subito, il povero malcapitato si spaventerà a morte e si paralizzerà lì dove si trova, con un'espressione di puro sgomento sul viso...
Poi, dopo qualche istante, vi fornirà il migliore dei suoi sorrisi, regalandovi uno «Ja...» decisamente poco convinto. A prima vista si direbbe che il poveretto non capisce il tedesco, ma dopo lunga osservazione, si capisce che 'sto tizio il tedesco lo parla, e lo capisce pure senza problemi. Mah.
Altra cosa particolare è che sono ormai convinto che questo signore possa rendersi invisibile a piacimento.
Me ne sono reso conto quando ho dovuto fare il colloquio di piazzamento nel corso di lingua.
Entro nella sala, la porta d'ingresso è alle mie spalle.
Parlo amabilmente coll'esaminatore, e per il resto non sento nulla: ci siamo solo io e l'esaminatore, e parliamo. Pure a bassa voce.
Finito il colloquio, mi alzo, mi giro ed esco, senza incontrare nessuno sul tragitto.
Esco dala porta e chiamo il prossimo, ma il prossimo in questione (un erasmus svedese) mi dice che è già entrato qualcuno, il cinese, per la precisione.
Ovviamente gli rispondo che è impossibile: non l'ho visto entrando, non l'ho visto uscendo, non si è sentito entrare nessuno, perciò non PUÒ esserci nessuno.
Poco convinto, lo svedese entra nella stanza... ed esce subito dopo dicendo: «Come sarebbe "non l'hai visto"? Eccolo lì!» e, nel dirlo, apre un poco di più la porta per farmi vedere...
Non posso crederci.
È lì seduto.
Non ho la minima idea di come ci sia riuscito. Anzi sì: è il Cinese Invisibile. Brrrrrr...