martedì 9 ottobre 2007

Meersburg



Nonostante la tempestiva presentazione della richiesta, nonostante le reiterate rotture di scatole all'Hausmeister, nonostante tutto, devo ancora affidarmi alla (traballante) connessione wifi dei caffé di Konstanz.
O, meglio, ho dovuto finora. Dal momento che il segnale internet mi arriva, ma non sono ufficialmente connesso, e che tutta la procedura si risolve nel solo consegnarmi un cavo, mi organizzo da solo e il cavo me lo prendo per conto mio.
È un cavo abusivo, ma mi libera dal continuo saltare senza preavviso, tipico delle connessioni in luoghi pubblici.
Un cavo che mi libera.
Il cavo delle libertà.
Mi consentano.
Ok, sciocchezze a parte, devo raccontare della gita a Meersburg. Oddio, non che ci sia tantissimo da raccontare, però il posto è bello, a solo un quarto d'ora di traghetto da Costanza, tra le viti e gli alberi (che stanno ingiallendo e mi stanno convincendo della necessità di portarmi sempre dietro la macchina fotografica).
Ovviamente, c'è stato un altro show del mitico signor E., che ci ha regalato perle come il gioco di parole tra il nome del re merovingio Dagoberto a Zio Paperone (sì, lo so che non vi fa ridere, ma se aveste letto l'equivalente crucco di Topolino, ridereste anche voi).
Altra cosa degna di nota, da lunedì cominciano -finalmente- le prove del coro dell'Università. Sarà -rifinalmente- l'occasione per conoscere dei tedeschi. Veri! Oddio, sembra che stia parlando di bestie esotiche. E -promesso- parlerò della versione crucca di PierPa appena potrò, anche perché credo che sicuramente anche lui sarà un soggetto quantomeno particolare.
Intanto, questo fine settimana, se il signor E., il signor R. e le altre signore lettere non avranno altri e totalmente inutili incontri da proporci, prenderò e mi farò un bel fine settimana fuori (euro permettendo)...