mercoledì 24 ottobre 2007

Disagio da prima settimana.

Ok, cominciano le lezioni. E comincia il panico.
Panico incominciato, a onor del vero, con lo sgomento che si è impossessato di me quando ho letto l'orario. Innanzitutto il mio learning agreement, così come credevo dovesse valere a giugno, quando l'ho presentato, è una truffa bella e buona: oltre ai corsi che ho inserito, basandomi sulla lista degli esami di Costanza che ho scaricato da internet (e il cui numero di punti ECTS si è rivelato quasi sempre sbagliato), ci sono almeno due corsi di tedesco da aggiungere, e tutta una serie di corsi da inserire nel mio orario, presentati dal responsabile erasmus della facoltà come "corsi che non si potevano RRifiutare". Perciò, per poter frequentare Handelsrecht (che credo sia da otto crediti), è bene che mi faccia anche Vertragsrecht I (che di crediti ne ha dodici) (sì, avete letto bene, per un totale di venti crediti, più che diritto amministrativo a Bologna).
Il secondo problema è come queste ore sono distribuite nel mio orario. Tralasciando la grande fortuna di non avere lezione il venerdì, mi ritrovo con delle giornate da incubo, come il martedì, in cui ho solo quattro ore, ma comincio con una lezione dalle 8 alle 10 (l'ultima volta che ho avuto l'obbligo di arrivare per le otto è stato alle elementari) e poi non ho più nulla fino alle 14, orario a cui ho un seminario che mi dura fino alle 16.
D'altra parte, la cosa molto bella di questa università è che sei costretto a scrivere. Un esame qualsiasi può benissimo con un esame in forma di Klausur, che prevede la stesura di un testo di 15 pagine almeno, oppure con un Hausarbeit da scrivere in due mesi, che può benissimo essere lungo 30-35 pagine. Per non parlare dei Referat che bisogna spesso tenere davanti a tutta la classe, cosa che tra qualche settimana capiterà anche a me...

Per il resto la vita in erasmus scorre regolarmente, con tutte le quotidiane sorprese, come quegli orari delle lezioni che si spostano di continuo, e non si fanno inserire dentro un programma, internet che (come ieri) decide di prendersi una giornata di riposo, o il piatto a scelta della mensa (che non sai mai se si muoverà per schivare la forchetta, anche se alla fine non è male), ma anche coi suoi piccoli enigmi, come dove vada e a che orari torni il mio vicino, il Sig. Bode (che probabilmente è una signorina, ma non so: non l'ho mai vista/o), cosa riesca a rendere i pavimenti di West II così polverosi (apparentemente non c'è una causa fisica), o a cosa stia in realtà pensando Sebastian (il tedesco della festa di compleanno di sabato sera, che io e Giulia abbiamo ribattezzato "il lampione", per la conformazione fisica, e per l'estrema reattività) (tranquilli, vi racconterò tutto, con un po' di pazienza...)