Lo scorso fine settimana sono andato con mia sorella a Monaco.
La scelta era stata sua, e all'inizio non mi aveva convinto troppo... Non so, c'è qualcosa in quella città che mi mette un po' a disagio, non mi ci trovo bene. Poi però, scartando molte altre possibilità, dato che ci mancavo da tre anni, ho cominciato a pensare che in fondo poteva essere un'idea. Alla fine mi sono convinto: magari -pensavo- la rivaluterò, stavolta.
Non l'avessi mai detto! Nel (breve!) (grazie al Cielo!) fine settimana a Monaco, io e mia sorella siamo rimasti... ecco... piuttosto perplessi, specialmente dopo aver visto cose come:
a) la totale assenza di posti dove poter mangiare ad un prezzo ragionevole - o siam stati sfigati noi, o Monaco è estremamente "turistica", specie per quanto riguarda i prezzi;
b) il numero di persone che semplicemente ci guardava male - mi chiedo che caspita c'avessero tutti quanti, per guardarci con quelle facce;
c) un ostello in cui un'impiegata alla reception con la faccia di plastica ha sbagliato i conti dell'ostello e continuava a non decidersi se parlarci in tedesco o in inglese;
d) il custode-belva della Frauenkirche, che aggrediva letteralmente i turisti a male parole in bavarese, considerando evidentemente la cattedrale suo territorio - la prossima volta che ci andrò, se ci andrò, sono sicuro che mi imporrà le pattine, lo so;
e) due umarell seduti su Kaufingerstraße, una delle strade principali, con l'unico scopo apparente di spiare i turisti;
f) un gruppo di cinesi, sulla stessa strada, che cantavano coi rutti.
Ok, ok, ci metto una piccola nota positiva: c'è un posticino in Residenzstraße dove un italiano può prendere un caffè senza pentirsene al primo sorso. Punto.
Io e mia sorella, poi, non eravamo esattamente in forma smagliante, cosa che ha prodotto scenette come questa, che ci è capitata al momento di sistemarci nell'ostello, in due grosse cameratone con letti a castello.
Sorella dello Zaùrdo: Sei in camera con qualcuno? Io c'ho due crucche...
Zaùrdo: No, per ora sono da solo. [indicando un letto]
SdZ: Ma allora perché ti sei preso il letto di sopra? Non è scomodo?
Z: Sì, ma sulla chiave che ci hanno dato c'è anche il numero del letto, che è anche quello dell'armadietto...
SdZ: Ah, è vero, non l'avevo notato...
Z: Hai controllato il numero sulla chiave?
SdZ: No, ma dovrebbe essere quello giusto.
Z: Anche tu sul letto di sopra?
SdZ: No, su uno di sotto...
Z: Beh, vabbe', dai: c'avrai le crucche in camera, ma almeno non devi dormire di sopra. Io mi devo fare la scaletta, ma almeno son da solo...
SdZ: Ma sei sicuro? Qui mi sa che c'è qualcuno... [indicando lo stesso letto di prima]
Z: Ehm... lì ci dormo io...
SdZ: Ah sì? E perché ti sei preso il letto di sopra?