sabato 23 agosto 2008

Ah, gli orari norvegesi...

Nei momenti in cui non sono in ostello coi miei compagni di camera (cinque inglesi d'ambo i sessi, quasi perennemente brilli), sono sempre in giro per Oslo (a piedi, ovviamente): esco la mattina dopo colazione, torno dopo cena, a pezzi... ma in fondo va bene così, sono le mie vacanze che sono fatte così...
Non sono riuscito a fare tante foto, e questo anche perché Oslo non ha molti monumenti "che-devi-per-forza-fotografare"... è meglio girare per le strade ortogonali del centro vecchio, fare un giro al quartiere futuristico-fighetto sul mare, oppure al Frognerparken, il grande parco a nordovest della città.
Avrei visto anche un paio di muesi in più, se non fosse che qui i musei chiudono alle quattro. È allucinante: ho visto targhe di ambulatori privati aperti fino alle 22, ma se vuoi entrare in un museo, devi arrivarci al più tardi nel primo pomeriggio. Sono perplesso.
Ad ogni modo ho visto le ultime due o tre cose sulla lista-di-cose-che-devi-vedere-a-Oslo di ogni turista che si rispetti.
Ho cominciato con il Norsk Folkemuseum, il museo della storia del popolo norvegese: un grosso parco dove in sostanza ho visto solo animali da cortile, riproduzioni di case di campagna in legno e custodi-figuranti in costume tipico (tra l'altro ho rischiato la gaffe quando ne stavo avvicinando una per chiedere un'informazione, accorgendomi solo dopo che si trattava di una suora, in visita anche lei al museo).
Dopodiché mi sono buttato nella bolgia dei turisti che vanno a vedere tutti le navi vichinghe, esposte poco lontano: decine e decine di persone che cercano disperatamente di farsi una foto da soli con la nave. Cosa impossibile, perché in quel salone unico a croce si sta sempre a decine e decine, e tutti ben pressati.
Poi, nel pomeriggio, il museo di Munch, ossia: come mettere in mano la gestione di un museo ad un paranoico. Sono passato per decine e decine di controlli di sicurezza, per vedere un museo grande meno di casa mia. Casa mia di Costanza, intendo, stavolta.

Altra immagine allegata: foto scattata sul traghetto che dalla penisola di Bygdøy porta al lungomare davanti al municipio.