Mentre sto per prendere il treno che mi porterà via da Copenhagen, annoto qui un paio di posti che ho visto qui negli ultimi due giorni.
Innanzitutto lo Statens Museum for Kunst, con una galleria abbastanza sfiancante.
Non perché ci siano migliaia di quadri tutti meritevoli di minimo una mezz'ora di meditazione davanti, ma perché, dopo sale allestite con uno o due dipinti graziosi, ti si buttano letteralmente davanti agli occhi sale come quella delle vedute con sette file di quadri una sopra l'altra su superfici di parete in cui sparirebbe casa mia. Quella di Bologna. Con buona parte del cortile condominiale. Comunque ho potuto anche vedere qualche artista danese, come Vilhelm Hammershøi... e altri il cui nome ho segnato sul telefonino, ma che ora non riesco a leggere, perché la batteria è a terra...
Poi, su consiglio di Lars, ho visitato il cimitero di Assistens, una specie di Pantheon dei danesi, dove sono sepolti, tra gli altri, Andersen, Kierkegaard e l'intera famiglia Bohr. Il fatto è che questo posto tutto sembra fuorché un cimitero... Lars me l'aveva detto (la frase esatta è nella colonna delle frasi celebri), ma mi ha colpito vedere quello che alla fine è un cimitero frequentato da gente che si siede semplicemente sulle panchine a leggere, genitori con carrozzine, gazze, scoiattoli, ecc. ecc. ecc.
Ora che sto per prendere il treno devo dire che questa città mi piace davvero, e che mi piacerebbe anche tornarci in futuro... e infatti ci torno: sarò qui la notte del 24, sulla via del ritorno per la Germania.
Ora però mi aspetta il treno, per andare ancora più a nord, ovviamente (come se non mi fosse bastata Copenhagen, vabbe').