Sì, lo ammetto, mi sono completamente bevuto il cervello.
E se poi penso che mi sono completamente bevuto il cervello per uno che si chiama come il cane della Fabiana mi viene quasi da ridere.
Con tutto il dovuto rispetto per il cane della Fabiana.
Poi penso che ormai l'ho soprannominato Lampione, e mi vien male.
Il fatto è che da come ne parlo in giro e ne scrivo qui, sembro assolutamente rilassato, sereno, tranquillo... Il guaio è quando lo incrocio per strada o in università, il che avviene molto spesso: quel punto tutti i buoni propositi di non considerarlo più di tanto, di lasciarlo perdere, di andare avanti vanno a farsi benedire ed io resto lì, con un'espressione ebete che dovrebbe essere facilmente interpretabile, eppure...
Eppure è assolutamente inerte, non parla, non propone argomenti di conversazione, è espansivo come un pezzo di ferro. O appunto un lampione, per usare un paragone funzionante: è alto, è secco, è biondo, è inerte, è un Lampione, non c'è che dire...
È passato ormai un mese da quando ci siamo conosciuti e siamo ancora in questa situazione.
Per darvi un'idea di come sto combinato, vi trascrivo una chat avuta con Mat/Tia un paio di giorni fa:
me: allora... sto per uscire dall'Uni... sotto la mensa e chittincontro?
mattia: un lampione
me: ma va' :D Io lo saluto [...]...
mattia: mi pare giusto
me: e gli chiedo come va. E lui [...] mi risponde «sono ammalato»... ma c'aveva proprio l'aria di stare uno straccio... e me l'ha detto in un modo... [...] che era spaventosamente mwucci!
mattia: no non si fa.
me: l'ho scritto ad una mia compagna di disavventure... e lei (che è sempre qui per rassicurarmi e mettermi a mio agio) (mi ricorda qualcuno)
mattia: (non vedo chi, eh)
me: mi ha risposto: «ah no eh!!! allora devi stare attentissimo!!!! i tedeschi ammalti sono le cose più dolci del mondo, mannggia a loro!!!» e io «GRAAAAZIE!»
mattia: ghghghghghghghgh
me: (nonché MWUCCI)
mattia: cioè... davvero... tu sei pericoloso per te stesso e per gli altri. Ma soprattutto per te stesso.
me: spiega nel dettaglio...
mattia: cioè un lampione va abbandonato, e questo è indubbio. E invece tu che mi dici? Mwucci? Eh, no, non va bene!
me: eh... però... è stato abbastanza più forte di me... sì, sono pericoloso per me stesso :-( Ma se mi dice che è ammalato, e con quello sguardo lì, COSA posso fare?
mattia: picchiarlo?
me: ma no, pora stella... è pure malato... cioè, non solo è mwwwucci, ma è anche ammalato...
mattia: no, senti: da come me l'hai descritto, se aveva una faccia mwucci, è unicamente per una contrazione casuale dei muscoli facciali. Non credo ci sia altra spiegazione
[...]
me: ok, lo so, sono un caso disperato... e disperante.
mattia: ma infatti guarda, mi rimetterò a lavorare per punirti
me: nooooo
mattia: sisi, così impari
me: non me lo merito... sono vittima delle circostanze... parola di lupetto!
mattia: dai, che carino... pure lupetto
me: no, io lupetto. Lui mwucci, io lupetto.
mattia: gnènte... i calci, veramente
Ma come sto combinato?