Anche l'erasmus si tinge di giallo...
Proviamo a riassumere quanto sappiamo sui fatti successi nella notte del 19 ottobre.
Sergio (erasmus spagnolo) organizzava nel suo appartamento sito in West I una festa, invitando anche noi italiani.
Si recavano pertanto alla festa i sopracitati Beatrice, Antonio, Giulia e Francesca, Beatrice peraltro recando una bottiglia di vino a causa della quale una persona normale toglierebbe il saluto.
Ivi si intrattenevano numerosi studenti anche se mancavano all'appello Clelia e Federica nonché, in un primo momento, Giovanni.
Alle ore 22:15 circa giungeva, accompagnato da tale Bence (altro erasmus ungherese), Giovanni, che salutava le sopracitate Beatrice e Francesca, abbracciandole. A quanto sostengono diversi testimoni oculari, l'atto «aveva tutte le caratteristiche dell'abbandonarsi di un ubriaco in cerca di sostegno, piuttosto che di un abbraccio».
In seguito Giovanni faceva perdere le proprie tracce, insieme con altri.
Colto da malore, alle 23 circa Giovanni chiedeva di essere "messo a dormire", e veniva portato nell'appartamento di Francesca a West II.
Il mattino seguente, Francesca dichiarava quanto poi Beatrice confermava sul suo blog. «Mi sono svegliata alle 8 sabato mattina (puntando pure la sveglia) per correre subito qui con la paura che Giovanni, dopo essersi svegliato, se ne uscisse di casa lasciandomi le chiavi dentro. Non ho fatto colazione, ho preparato la cestina con tutte le cose da mangiare dentro, approfittando del viaggio per trasferire le provviste da Ost a West II, e ho preparato la colazione per Giovanni. Suono (a casa mia, paraltro), mi apre, mi saluta, si piazza seduto sul letto, prendendosi la testa tra le mani e rispondendo a monosillabi o quasi, mi ha rinfacciato di non avergli messo lo zucchero del tè, ha mangiato, continuando a lamentarsi del tè, e ha lasciato casa mia alle 10:15 circa, ringraziando per l'ospitalità.»
Federica, verso le 10:30, leggeva quanto dichiarato da Francesca, confermato e riportato da Beatrice, e a Beatrice stessa chiedeva spiegazioni, per poi confrontarle con la versione dei fatti riportata da Giovanni.
Le versioni, però, divergono sensibilmente.
Secondo Beatrice, Giovanni versava in condizioni pietose, era incapace di deambulare e, pur consapevole del proprio stato, non era evidentemente in grado di tornare a casa. È stato necessario metterlo letteralmente sul letto, togliergli le scarpe e mettere anche una bacinella accanto al letto (perché non si sa mai).
Giovanni invece sostiene di aver dormito nell'appartamento di Francesca a West II per propria libera scelta, di essersi messo a letto da solo, anche se ha ammesso ieri pomeriggio di aver avuto bisogno di assistenza per togliersi le scarpe. Non menziona alcuna bacinella, anche se ricorda bene quanto gli facesse schifo il tè.
Lungi dall'essere risolto, il mistero permane.
Che cosa è successo quella sera? Mistero...
Questo post è stato scritto con l'aiuto e la testimonianza di Francesca e Federica, nonché l'assistenza linguistica di Clelia e l'appoggio di Nico (erasmus qui con noi da marzo 2008).