Interrompo la normale serie di amenità per lanciare un appello: fermiamo Celentano.
Ma è mai possibile che ogni volta che questo compare in televisione lo trattano come un guru?
In fondo cosa dirà poi di tanto particolare?
Beh, andiamolo a leggere, prendendo il resoconto che si può leggere su Repubblica...
«[...] primo sermone del Molleggiato sui rischi di nucleare, radiazioni e polveri sottili. Casini, Berlusconi, la destra e anche D'Alema che hanno il torto di sostenere "che oggi le centrali nucleari sarebbero più sicure, ma il rischio sono le scorie" [...].»
Beh, innanzitutto grazie per averci avvertito che le polveri sottili sono pericolose: stavo proprio per prendere l'abitudine di andare a fare jogging per le strade di Pechino (erano giorni di maggio... no, scusate, questa è un'altra cosa...)
E poi ancora 'sta storia del nucleare... basta! Non se ne può più! In tutto il resto del mondo occidentale si tengono le centrali nucleari, eppure evidentemente non si sono accorti del rischio delle scorie... «ma il rischio sono le scorie»... grazie, Adria', per fortuna ci sei tu che ci dici queste cose! Chissà dove le metteranno le scorie, i francesi, che non hanno la fortuna di ricevere i tuoi preziosi consigli via RaiUno... sotto i tappeti, forse... o forse in siti costruiti apposta, che potrebbero essere realizzati anche in Italia.
Vabbe', lasciamo perdere.
«"Ultrà, fate la rivoluzione". È la fine, il sermone più consistente. Celentano invoca una "vera rivoluzione", "le votazioni non servono, non cambiano niente se la gente non risorge da dentro".»
Cosa? Pochi giorni fa gli ultras tiravano sassi al commissariato di San Siro di Milano e la caserma di Via Guido Reni a Roma (e lì erano in più di 200)... e Celentano dice «fate la rivoluzione». Mi sembra di sognare.
«Agli "ultra" Celentano affida anche la moralizzazione dei costumi: "Obbligherete i politici a non commettere atti impuri" e Mastella "a una riflessione importante, a dire 'ho sbagliato a togliere l'indagine al magistrato che stava indagando su di me, lo rimetto al suo posto'"».
Interessante. Cosa c'era poi, in scaletta? Era previsto il racconto di una parabola, o si passava direttamente alla moltiplicazione di pani e pesci?
Non se ne può più!
Perché quest'uomo continua a comparire in televisione, a scaricarci dentro quello che gli passa per la testa cominciando dalle banalità, ma solo per poi gradualmente peggiorare?
E soprattutto perché ogni volta che 'sto qua passa da RaiUno, viene subito dato tanto spazio a quello che dice?
Sono costernato.