giovedì 8 maggio 2008

Arieccoli

Tra pochi minuti il governo Berlusconi IV giurerà, e avremo definitivamente un nuovo governo.
Tutti i suoi componenti sono là dove sembrava più probabile, secondo le regole di quel nostro particolare gioco di società che è il totoministri, ma quando ho visto la lista dei ministri mi sono sentito comunque male.
Non solo perché in questo governo è ministro dell'interno un uomo condannato in via definitiva a quattro mesi e venti giorni per resistenza a pubblico ufficiale, non solo perché ministro dell'ambiente sarà l'erede della famiglia proprietaria di un'industria petrolchimica, ma anche per un nome che non avrei mai voluto leggere su quella lista... 
perché, sarò franco, se ero psicologicamente in grado di affrontare un altro governo con dentro Scajola e Tremonti, seppur con fatica, scoprire che il prossimo ministro per i beni e le attività culturali sarà Bondi è stato un duro colpo.

Ah, tra parentesi, nessuno mi ha ancora spiegato a cosa serva il ministero "per la semplificazione legislativa", a rendere le leggi ad personam più semplici da capire? A tradurre i regolamenti parlamentari in dialetto per i neoeletti della lega? Mi sorgono dei dubbi, soprattutto perché poi a questo ministero hanno messo Calderoli, nonostante quello che ha fatto con la legge elettorale... se tanto mi da tanto...

In conclusione, chiusa la piccola parentesi, visto che ora abbiamo anche un poeta al governo (dal momento che a quanto pare Bondi scrive poesie e gliele pubblicano pure), concluderei con una poetica citazione del Masi, ripresa dal blog di Gurioli:

Gurioli, il nostro compito è stare sulla collinetta, 
guardarli, giudicarli e deriderli
(Masi)