giovedì 16 aprile 2009

Prigioniero di un telefilm.

Sottotitolo: Perché certe cose possono succedere solo in un telefilm
Sotto-sottotitolo: perché riaprire le pubblicazioni con un post a puntate fa suspence
Sotto-sotto-sottotitolo: e perciò fa figo.


Dopo giorni e giorni di assenza, torno a scrivere nell'Angolo la storia piuttosto buffa che mi è capitata/sta capitando/capiterà.
La storia è in realtà un po' complicata da spiegare tutta di seguito, perciò sarà meglio dividerla in puntate.

1a Puntata: La mobilitazione.
In fondo la mia è una famiglia quasi normale (in fondo, eh), con tutto quello che ne consegue. E soprattutto con la sua routine.
Sta di fatto che quest'estate arriverà a Bologna una mia cugina americana, e la cosa non mancherà di stravolgere tutti i nostri orari, i nostri tempi, le nostre abitudini...
Mio padre comincerà a pulire compulsivamente ogni centimetro quadrato della casa, rispolverando l'idea di costringere il cane a bagni di colla vinilica, per tenergli addosso i peli a forza. Per coincidenze matematico-mistiche dei nostri orari e di quelli della nostra ospite, cominceremo a mangiare tutti assieme a colazione, pranzo e cena, finendo a orari assurdi. Ma soprattutto, la nostra agenda sarà monopolizzata da un impegno preciso: stare 24 ore al giorno appresso a 'sta povera ragazza, che sarà venuta in Europa per rilassarsi un attimo, e che a contatto col resto della famiglia finirà per stressarsi di più...
Ve l'assicuro, non c'è modo di descrivere l'uragano che mettiamo su quando arriva un parente o un amico... ma non so se consigliarvi di venirci a trovare, a 'sto punto...