Buon inizio almeno per voi, spero, perché questa primavera ha già pensato bene di portarmi via gli ultim piaceri della tavola che mi erano concessi.
Tutto è cominciato quando sono andato da un otorino chiedendogli di farmi passare quella specie di tosse-maldigola-raffreddore che mi tartassa da settimane. Il dottore, molto professionale, è arrivato nello studio con venti professionalissimi minuti di ritardo, mia ha guardato professionalmente negli occhi e ha preso una decisione, una di quelle irrevocabili: si è inventato foniatra.
Il che, sintetizzando, si è ridotto da parte sua nel ficcarmi prima uno stecchino in gola (tanto per vedere quanto doveva bastonarmi la lingua prima di farmi vomitare) e poi nell'infilarmi un sondino su per il naso.
Alla fine della visita, il trionfale annuncio:
1) ho il setto nasale deviato
(evvabbe', chissene);
2) ho una vivissima reflettività faringea
(e io all'inizio pensavo "beh, buono! c'ho la faringe vivissima!")
(e invece no, no buono);
3) ho il reflusso
(come ogni studente di canto, praticamente).
Il guaio è che, a causa di questo piccolo problema, da lunedì prossimo in poi dovrò rinunciare a pomodoro, agrumi, bevande gassate, cioccolato, caffè e alcol.
Ora passi che dovrò controllare un po' la dieta... con un po' di sforzo riuscirò a dire di no al cioccolato... facendomi violenza imparerò a tenermi sveglio senza caffè... ma l'alcol proprio no, è una rinuncia che proprio non mi va giù...
Facciamo così: un bicchiere al giorno e amici come prima, ok?

Pensierino della sera: "Ma io dall'otorino non ero andato per la tosse?"