lunedì 27 aprile 2009

Ginko

È vero che in questi momenti si rischia di scadere nelle frasi fatte, ma devo proprio dire che questo è un post che non avrei mai voluto scrivere.
Dall'altro ieri in casa manca qualcuno.
Nei dodici anni in cui ha vissuto con noi, su più di tredici di vita, Ginko è stato davvero un cane straordinario, e ci ha dato quello che soltanto un animale sa dare.


Lo ricordo con questa foto, scattata sul nostro balcone una mattina di tre anni fa, e con un post una volta tanto serio, per ricordare con gratitudine un membro della famiglia che se n'è andato.

domenica 19 aprile 2009

Prigioniero di un telefilm.

4a ed ultima Puntata: Sammanträffande²
Da subito questa storia ci era parsa molto divertente, e a quel punto io mi sono sentito in dovere di scrivere questa storia sul blog, dato che già così com'è è piuttosto assurda...
Anche Sven ha cominciato a buttare un occhio sull'Angolo dello Zaùrdo, ma il fatto che è tutto scritto in italiano ha in effetti... ecco... limitato un po' la comprensione. Stavamo quindi discutendo di come i traduttori automatici creino frasi deliranti, nonché molto divertenti, e quindi mi venne in mente di citare, su skype, un blog svedese che avevo cercato di tradurre con uno di questi programmini, restando pienamente soddisfatto dell'alto esempio di narrativa surrealista che ne veniva fuori.

Piccola parentesi: questo blog appartiene ad un ragazzo che avevo conosciuto anni fa a Bologna, mentre faceva un corso di italiano in una superfighetta scuola privata, per prepararsi meglio al lavoro di guida turistica (lo so, solo io riesco a conoscere guide turistiche svedesi, ma vabbe'). Il tizio, che per la somiglianza allucinante al cinno del packaging della cioccolata aveva ricevuto l'eloquente soprannome di BimboKinder, dopo anni di lavoro nell'ambito, si è trasferito a Örebro, cittadiana universitaria persa tra le foreste della Svezia centrale.

A quel punto del discorso, Sven mi ha chiesto il link al blog del BimboKinder, e io gliel'ho passato.
Sven: Oddio! Ma io questo forse lo conosco...
me: Tu cosa??
Sven: Sì, non è di Örebro anche lui?
me: Sì, ora studia lì...
Sven: Eh, mi sa proprio di sì... ora abbiamo perso un po' i contatti, però... sì, sono sicuro, lo conosco.

sabato 18 aprile 2009

Prigioniero di un telefilm.

3a Puntata: Sammanträffande | Coincidenze
Una volta resomi conto che la proposta era concreta, e lo Sven lo Svedese (nome prevedibile, lo so, lo so) ha veramente intenzione di venire a Bologna tra poche settimane, gli ho subito consigliato di venire a giugno, perché a luglio saremmo stati tutti quanti investiti dalle organizzazioni Filini-style della mia famiglia, che ci travolgono sempre quando arrivano parenti in città.
Detto, fatto, prenotato. Tutto a posto.
Ovviamente però il caso ci doveva mettere lo zampino, perciò solo dopo che tutto ciò accadeva sono stato informato che la data della mobilitazione per l'arrivo di mia cugina Sonia è prevista in realtà per l'11 di giugno, data in cui ovviamente è già pronto un programma tipo: mega-rassettata di casa, accoglienza in aeroporto, sistemazione, megacena con tutta la famiglia e le famiglie dei vicini che costituiscono il nostro piccolo clan, ecc. ecc. ecc.
Bene, provate a dire quando Sven arriverà a Bologna?
Esatto, l'11 giugno.

venerdì 17 aprile 2009

Prigioniero di un telefilm.

2a Puntata: Improvvisate scandinave.
Tutto però è veramente cominciato col progetto del mio coro di andare a fare alcuni concerti in Finlandia e in Svezia. Ero preso a calcolare quanto autan portarmi su, quando mi è venuta in mente un'idea: invece di tornare col coro da Uppsala a Bologna, tanto valeva mollare gli altri al loro destino, e tornare indietro per conto mio, facendo tappa pure da qualche altra parte, magari di nuovo in Danimarca, per esempio...
Dal momento che questi viaggi ai confini della realtà di solito li faccio da solo, ma tendo a non restare solo a lungo, ho cercato (e trovato) chi mi desse qualche dritta per muovermi sul luogo. La formula è collaudata e funziona: io chiedo informazioni su cosa vedere, dove andare, cosa fare in città, e poi magari con la guida del momento ci si prende pure una birra.

Piccola nota: lo so cosa state pensando, zozzoni! Ma la cosa non comprende alcun pagamento in natura delle informazioni.
AriPiccola nota: purtroppo!


Il fatto è che uno dei poveri malcapitati da me contattati (d'ora in poi lo Svedese), dopo più un mese di chattate chilometriche, mi ha completamente spiazzato: prima che io venga dalle sue parti ad agosto, ha deciso di passare le sue ferie all'Estero.
E ha scelto Bologna.

giovedì 16 aprile 2009

Prigioniero di un telefilm.

Sottotitolo: Perché certe cose possono succedere solo in un telefilm
Sotto-sottotitolo: perché riaprire le pubblicazioni con un post a puntate fa suspence
Sotto-sotto-sottotitolo: e perciò fa figo.


Dopo giorni e giorni di assenza, torno a scrivere nell'Angolo la storia piuttosto buffa che mi è capitata/sta capitando/capiterà.
La storia è in realtà un po' complicata da spiegare tutta di seguito, perciò sarà meglio dividerla in puntate.

1a Puntata: La mobilitazione.
In fondo la mia è una famiglia quasi normale (in fondo, eh), con tutto quello che ne consegue. E soprattutto con la sua routine.
Sta di fatto che quest'estate arriverà a Bologna una mia cugina americana, e la cosa non mancherà di stravolgere tutti i nostri orari, i nostri tempi, le nostre abitudini...
Mio padre comincerà a pulire compulsivamente ogni centimetro quadrato della casa, rispolverando l'idea di costringere il cane a bagni di colla vinilica, per tenergli addosso i peli a forza. Per coincidenze matematico-mistiche dei nostri orari e di quelli della nostra ospite, cominceremo a mangiare tutti assieme a colazione, pranzo e cena, finendo a orari assurdi. Ma soprattutto, la nostra agenda sarà monopolizzata da un impegno preciso: stare 24 ore al giorno appresso a 'sta povera ragazza, che sarà venuta in Europa per rilassarsi un attimo, e che a contatto col resto della famiglia finirà per stressarsi di più...
Ve l'assicuro, non c'è modo di descrivere l'uragano che mettiamo su quando arriva un parente o un amico... ma non so se consigliarvi di venirci a trovare, a 'sto punto...