lunedì 29 dicembre 2008

Tanti auguri!

Tanti auguri, cari lettori de "l'Angolo"!
Lo so, Natale è passato da un pezzo, ma d'altra parte, non so voi, io l'ho avvertito poco, ho sentito poco lo "spirito natalizio"... sarà che avevamo tutti la testa altrove, tra la crisi, i guai in Palestina e Bonolis che condurrà Sanremo (comunque, a parte gli scherzi, se fanno partecipare Povia con quella canzone, a me gireranno abbastanza a frullo).
Natale è passato, dicevamo, ma un'altra terrificante festa si avvicina. Capodanno è alle porte e lo Zaùrdo parte domani mattina prestissimo (o, come direbbe Paolo/Kenji, verso fine serata) per Berlino, allo scopo di mandare a spendere il 2008 con stile. E in tedesco.
In terra di Germania non sarà facilissimo per me aggiornare il blog, ma tra una cosa e un'altra vedrete che ci riuscirò, in qualche modo... Intanto, già da oggi cercherò di rendere disponibili le ultime foto scattate in questi giorni tra novembre e dicembre (e sono anche due foto in croce, perciò sarebbe pure ora, direi).
Non mi resta molto altro da scrivere che "buon anno" a tutti voi, per uno zaurdissimo 2009!
Aloha!

mercoledì 17 dicembre 2008

"Bentornato!"

Alla fine sono arrivato a Costanza, ma si può tranquillamente dire che è un mezzo miracolo.
Prima di tutto già alla stazione di Bologna ho scoperto che il biglietto per Milano mi era costato tanto perché in biglietteria non mi hanno chiesto se volevo un posto su un treno ad alta velocità, e questo silenzio per loro evidentemente equivaleva ad un sì. Vabbe', sono stato un fesso io a non precisare, pace.
Il guaio però è che -sebbene il mio biglietto fosse per un treno ad "alta velocità"- la Freccia Rossa su cui mi hanno fatto viaggiare andava piuttosto ad "altra velocità": facendo la media tra la velocità di punta che ti raccontano sulle pubblicità e il tempo che il treno ha passato fermo dopo Modena, dopo Parma e dopo Piacenza, senza essersi nemmeno fermato a queste stazioni, salta fuori che praticamente si procedeva a passo d'uomo.
Ovviamente ho perso la coincidenza per Zurigo e mi è toccato fare il cambio di prenotazione col treno successivo, due ore dopo.
Ma anche su questo treno ovviamente non poteva andarmi meglio: il Cisalpino che normalmente fa la linea del Gottardo aveva stavolta in programma di mollarci tutti a Lugano e di costringerci a cambiare treno, se volevamo proseguire. Ci siamo messi tutti in coda con valigie, valigioni, bambini che piangevano, tamarri che telefonavano, arzille vecchiette inglesi in evidente stato di choc che chiedevano informazioni a ripetizione, quando all'improvviso, proprio quando si era formato un bel tappo sulla porta, l'altoparlante ci informava che anche quel Cisalpino era in ritardo, e che eravamo riusciti a perdere un'altra coincidenza, invitandoci ad aspettare di arrivare a Bellinzona tornando a sederci.
Da Bellinzona a Biasca i profughi del Cisalpino hanno dovuto condividere l'interregionale con una frotta di ragazzini urlanti. Dove caspita andavano? E perché tutti assieme? Non lo so. So solo che accanto a me un uomo diceva alla sua compagna di viaggio «Cinque anni che faccio questa tratta, mai visto il treno così pieno!». Intanto il treno prendeva a fermarsi in stazioni che il Cisalpino normalmente snobbava: Erstfeld, Altdorf... perfino Schwyz!
Sono arrivato a Zurigo alle otto. E perfino il treno da Zurigo a Costanza era dieci minuti in ritardo.
Non ho parole.

mercoledì 10 dicembre 2008

Dicembre... movimentato

Ok, è vero che i motivi per cui non scrivo più così tanto spesso sul blog sono a) il mio ritorno a Bologna dopo l'erasmus e b) il fatto che appena scarico la posta, insieme ai commenti al blog, arrivano anche le notifiche di Facebook. Però, almeno per questo mese, ho una buona scusa: mi muovo di continuo.
L'ultimo fine settimana sono stato a Vasto per un concerto, il prossimo sarò per lo stesso motivo in provincia di Rieti (sì, esiste anche Rieti, anche se non scommetto che non ve ne ricordate mai) (povera Rieti!) e poi dovrò correre dietro ad un paio di documenti a Costanza, il fine settimana immediatamente dopo. Passerà Natale, e poco dopo partirò per Berlino per Capodanno. Torno a Bologna il 4 gennaio, appena il tempo di scongelarmi dopo una settimana di area del Baltico e forse dovrò correre a cantare per l'Epifania una Messa di Haydn in provincia di Bolzano, perciò se questo mese non scrivo molto, sappiate solo che è perché semplicemente per più o meno dieci giorni su trentuno sono in realtà a chilometri e chilometri dal mio computer.
Ma proprio per questo mi sforzerò di scrivere di più quando sono al computer, e così finirà che questo mese scriverò molto più del solito, forse. O forse, proprio perché credo che finirà così, scriverò comunque di meno. O forse no.
Vabbe', lo chiedo a voi, così facciamo prima: scriverò di più o di meno, questo mese, sul mio blog?